LAVORARE COI MASSAGGI: LA TRISTE REALTA’ ITALIANA.

Oramai è cosa comune che gran parte dei partecipanti ad un corso di massaggio, nonostante spenda una barca di soldi per ottenere un attestato, non riesca sempre a trovare lavoro. Ma come mai?Credo che la risposta sia una sola:

la domanda del mercato attuale degli operatori olistici (quanti centri richiedano massaggiatori) è sicuramente inferiore all’offerta (il numero degli operatori olistici). Questo ovviamente riguarda il mercato che purtroppo esiste intorno ai massaggi. Spiego meglio la situazione dal mio punto di vista:

1-l’offerta ovvero coloro che fanno i corsi di massaggio, non fanno altro che sfornare operatori olistici su operatori. C’e molta offerta di operatori olistici di ogni genere quindi.

2-questi operatori, afflitti dal luogo comune che la normativa italiana sui massaggi sia difficile da capire e molto contorta, si auto convincono che l’unica scelta per lavorare con questo splendido mestiere sia esclusivamente in nero o come dipendente

3-pochissimi centri estetici, spa e quant’altro concerna il benessere assumono pochissimi operatori olistici per determinati motivi (ad esempio perché non sono bravi come i fisioterapisti, oppure perché vengono privilegiate le estetiste, oppure perché le spese per inquadrare una qualsiasi persona come dipendente siano alte).

Questa, a parer mio, è la situazione italiana del lavoro con i massaggi , ma vediamo cosa succede a causa di queste 3 caratteristiche che ho inserito sopra:

succede che almeno la meta degli operatori olistici solo occasionalmente (e per lo più in nero)riescono a lavorare. Ciò intasando a più non posso le bacheche di annunci di internet e i giornalini locali.

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Il più delle volte si deve ricorrere ad un altro lavoro di altro genere, perché ovviamente la mesata non sitira su. Anche perché la paura di non regolarizzare al propria attività, implica la coscienza di non divulgare più di tanto il proprio servizio (nessun biglietto da visita, nessun volantinaggio ecc..tutte scelte promozionali che si possono fare solo da professionista) per paura di essere sgamati dal fisco.

Della’altra meta una parte rimane totalmente a bocca asciutta e l’altra riesce a trovare o un buon posto stagionale (stabilimenti balneari,navi da crociere), oppure un posto come dipendente fisso di una struttura. Quest’ultimo caso che ho descritto, non credo che occupi più del 10% del totale degli operatori olistici.

Però e bene dire, in controtendenza,che l’industria del benessere sta sicuramente crescendo, quindi sempre più persone avranno bisogno di un massaggio e nasceranno sempre più centri di benessere.

Ma quanto dovrà crescere ancora l’industria del massaggio prima che quel piccolo 10% diventi 40-50%, e che quindi la meta degli operatori olistici che escono da almeno un corso riescano a trovare un posto fisso?

Io credo che sia un utopia. Sarà probabilmente sempre cosi, ovvero pochissimi riusciranno a trovare un posto fisso da dipendente come operatore olistico.La soluzione sta nel cambiare mentalità e cominciare seriamente a pensare che come dipendente un operatore lavorerà quasi mai.

E quindi si devono stravolgere almeno 2 dei meccanismi che ho citato sopra:

il primo non va cambiato, anzi è una bellissima cosa che ci sia un a grande offerta di operatori olistici .Vuol dire che tante persone amano la medicina non convenzionale a tal punto da volerla svolgere proprio come professione.

Ma il secondo e il terzo vanno seriamente stravolti. Per quanto riguarda il secondo va cambiata la mentalità. Le persone che vanno a fare i corsi di massaggio non dovrebbero ascoltare i luoghi comuni (trovare il posto fisso coi massaggi se no non si lavora,…..solo le estetiste e i fisioterapisti possono aprirsi una attività…); ma pensare seriamente a aprire la partita iva come operatore olistico autonomo e pensare in grande: ok pagherò le tasse,ma almeno sarò un serio professionista che potrà sempre allargare a dismisura il proprio giro d’affari.

Lo so che molti penseranno: “ma la normativa sui massaggi è un macello” e poi: ” il fisco non ne parliamo, si becca tasse su tasse!” Ma se vuoi lavorare con i massaggi devi scendere a compromessi: tu guadagni e lo stato guadagna su di te. Vedila come una cosa positiva: la normativa ora come ora è molto più chiara e tu puoi diventare a tutti gli effetti un massaggiatore (basta che non sconfini in campo medico ed estetico); e inoltre pagando le tasse non ti becchi multe salatissime come quando lavori in nero.

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fiscalmente, potrai veramente lavorare e dire sono un massaggiatore. Perché come dipendente, lavoro non lo troverai cosi facilmente e l’ho spiegato prima.

Il terzo punto è un cane che si morde la coda: tu operatore hai paura di aprire la partita iva perché paghi troppe tasse, e quindi vorresti lavorare come dipendente di un centro, però allo stesso tempo il centro ha paura di pagare troppe tasse assumendoti come dipendente con contratto piu o meno fisso. Ma che bella situazione!

E come se ne esce fuori allora?

Semplice, si ritorna al punto 2: non devi aver paura di metterti in proprio, e inoltre devi cercare da autonomo, di costruirti un tuo pacchetto di clienti.

Eh lo so che tu mi dirai: “quanto la fai facile tu..è vero, non è cosi facile come sembra”; anche perché bisognerebbe

cambiare proprio la mentalità delle persone sul tema “massaggi e lavoro“. E cambiare la mentalità della gente è molto ma molto difficile. Forse ci vorranno anni e anni. Però tu intanto rifletti su questo articolo e pensa che forse ho ragione. Se sei arrivato a leggere fino a qui, vuol dire che l’argomento ti sta a cuore. Quindi ti ringrazio e se la pensi come me allora sforzati anche tu di cercare una soluzione per lavorare con i massaggi.

Buona fortuna

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Grazie

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69 risposte

  1. Umberto ha detto:

    E’ sufficiente un Corso di massaggio tradizionale Thai per aprire una partita iva e iniziare ad avere qualche cliente, o bisogna necessariamente avere piu’ specializzazioni?

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      a livello legale potrei dirti che ti basta quello, ma a livello morale no: ti serve fare un percorso serio che ti formi seriamente dal punto di vista della conoscenza del corpo umano e della pratica. Grazie

  2. Ilaria ha detto:

    Grazie mille per questo bellissimo articolo! È sicuramente un ottimo punto di partenza per chi sta iniziando a guardarsi intorno relativamente a questo argomento 🙂

  3. federica ha detto:

    Ciao a tutti vorrei porvi una domanda….sono laureata in scienze motorie e ho già conseguito l’attestato di tecniche base del massaggio e quello per eseguire il massaggio decontratturante. inoltre sono iscritta all’accademia del massaggio e alla fine delle ore dovrò sostenere un esame per concludere. La mia domanda è con la laurea e gli attestati a farmi da curriculum a cosa posso aspirare? Cioè ho letto che non si è dei veri professionisti se non si hanno determinati requisiti, quindi vi chiedo i miei requisiti fanno di me una professionista?
    Altra domanda che pongo a Giorgia: puoi spiegarmi per email bene cosa intendi? [email protected]
    GRAZIE PER L’ATTENZIONE!

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      professionista è colui che apre la partita iva e quindi lavora così in forma autonoma, organizzata e professionale. Detto questo la laurea in scienze motorie è un ottimo biglietto da visita e se ci unici i tuoi attestati e quelli che prenderai sarai un’operatrice olistica preparatissima che può aprire quindi p.iva e lavorare anche in moltissime strutture!

  4. Federico ha detto:

    Salve!! Grazie infinite per aver scritto queste frasi da me cercate ma mai confermate.
    Sono uno studente al secondo anno in massofisioterapia e proprio per questo motivo del “cane che si morde la coda” stavo pensando: e se lavorassi nelle navi da crociera? E quindi la domanda è; chi è che lavora nelle navi da crociera come massaggiatore, il massofisioterapista o l’operatore olistico?

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      ad oggi anche operatori di benessere in tecniche di massaggi. Li trovi anche nelle terme, anche se solitamente in figura minore. Essendo società e ditte private queste, valutano i curriculum come è giusto che sia. Se cercano un massaggiatore di benessere, allora valutano meglio sicuramente un operatore olistico con un curriculum vastissimo fatto di esperienza, tanti corsi in tecniche di massagio, piuttosto che un fisioterapista che magari è neolaureato e deve ancora fare esperienza. Grazie mille Federico

  5. simone ha detto:

    Sono di Torino, e si trovano spesso offerte di massaggi a 10 euro per 50 minuti, se in quei 10 ci deve guadagnare il centro estetico più il dipendente, penso che chi fa i massaggi non arrivi ad uno stipendio decente. Centri massaggi tramite associazioni, che pagano i dipendenti 300 al mese, o centri estetici che prendono personale tramite stage e pagano zero i dipendenti, questo è il mercato in degrado. Esistono massaggiatori/ci seri con determinati attestati, prima di tutto quello di medico o semplicemente fisioterapista, che conosco di vista, li possono prendere dai 70 ai 120 all’ora, facendo fattura e tutto legalmente….C’è concorrenza, e non basta più essere un operatore olistico con il una mini spa a disposizione, o si investe in struttura o si investe nella professionalità (laurea).

    • simone ha detto:

      dimenticavo- i massaggi a 10 euro che trovo, sono fatturati- quindi bisogna detrarre anche l’iva e non so quanto resti al dipendente

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      tante cose che hai detto sono giustissime e rispecchiano la responsabilità e la professionalità che sicuramente possiedi, e non è una cosa da tutti purtroppo Simone. Grazie mille dell’intervento

  6. Marzio Za rone ha detto:

    La conosco Maria Crescenzo, fa buoni massaggi vicino piazza rinaldo certo!

  7. paolo ha detto:

    Ciao,io vorrei iniziare un corso di massaggio del benessere presso il centro C.S.E.N mi sapreste dire se conviene o se ci sono scuole migliori?

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      gli attestati hanno tutti la stessa validità al di fuori dell’estetica, quindi opta per un corso che abbia una durata abbastanza lunga e che ti formi dal punto di vista dell’anatomia e della pratica. Il Csen ha dei buoni corsi, valutali ma confrontali con altri ok? Grazie mille

      • elena ha detto:

        dite delle stupidate.
        chiudete il sito.
        cosa pensate…di fare un corsettino csen o che dir si voglia e avere l’abilitazione a toccare le persone dopo solo tre giorni di corso o diventare cosiddetti operatori olistici??
        Ma fatemi il piacere.
        Studiate e fate i professionisti seri.
        Noi non abbiamo bisogno di gente così…impreparata e superficiale.
        Nel mio centro è così…o sei preparato/a hai studiato dimostri la tua manualità e professionalità e allora se ne parla…forse

        • Massaggi e Lavoro ha detto:

          questo è un vecchio articolo che mostra come ci debba essere un albo. Noi lottiamo da anni per un albo. E’ normale che ci vuole professionalità. E poi noi dovremmo chiudere? Siamo gli unici in Italia che hanno avuto il coraggio di dire in maniera equa (vedi associazioni che mangiano di tutto e di più e guadagnano vendendo corsi ma non insegnando nulla a livello fiscale) come stanno le cose in Italia. Noi siamo la vera alternativa! Il 90% dei corsi non insegna come ci si muove a livello fiscale e legale. Noi non facciamo corsi di tecniche e insegnamo a centinaia di operatori sperduti come si devono muovere. Siamo costantemente aggiornati. Comunque solo per onor della cronaca, scrivere “dite delle stupidate, chiudete il sito” è passibile di denuncia”..Sai com’è abbiamo più di un avvocato dietro. Grazie mille

          Massaggi & Lavoro

        • maria elena ha detto:

          Onestamente quello che piu’ conta secondo me e’ la passione, l’esperienza e la pratica.. Le estetiste, nonostante i tre anni di scuola, hanno spesso nozioni datate, poco aggiornate e poco approfondite su troppi argomenti e avere il diploma di estetista non e’ assolutamente una garanzia di affidabilita’. Ho visto dei disastri fatti con semplici cerette, pulizie del viso “sfiguranti” e non adatte alla pelle del cliente, depilazioni di sopracciglia vergognose. Ed erano tutte estetiste. La passione a cui va aggiunta la pratica e le nozioni fondamentali non avrebbero certo bisogno di tre anni di studio. Ma l’Italia e’ cosi’: se non spendi un sacco di soldi per fare una scuola di estetica non sei nessuno. L’unico discorso che posso capire e’ quello che riguarda l’giene (e nonsevono certo tre anni sdi studio). Conosco persone che hanno fatto corsi su corsi di dermopigmentazione in tutta Europa e fanno lavori spettacolari. Ma siccome In Toscana abbiamo deciso che questa attivita’ la puo’ fare solo l’estetista, prendiamo l’estetista e facciamogli fare un corso di una settimana. Cosi’ poi escono dei clown dal salone di estetica….

  8. LUCA ha detto:

    Buon giorno,
    in risposta a tanti quesiti fatti nel tempo sula professione massaggi e operatori di vario tipo.
    Ora in Italia, perche’ uno possa esercitare la propria professione deve essere in possesso di diploma o laurea e lafigura deve essere inserita come professione e riconosciuta dal Ministero della Salute.
    Fin qui spero sia tutto chiaro.
    L’unica professione riconosciuta da tale ente , per quanto riguarda i massaggiatori e’ il Massaggiatore capo bagnino degli stabilimenti idroterapici, scuola di due anni.
    Tutto il resto non conta nulla o per meglio dire non e’ una professione.
    Se poi uno/a esercita comunque con attestati o corsi di due mesi e’ un problema suo ma non penso che in due/tre mesi si possa conoscere il corpo umano e le varie tecniche di massaggio.
    Detto questo, in sintesi, la realta’ purtroppo e’ un’altra ma semplicemente perche’ manca come sempre l’informazione da parte di chi assume e da parte di chi esercita.
    Grazie e buon lavoro a tutti.

    • davide ha detto:

      Ti ribatto amichevolmente e ti dico che sbagli. è VERO che per fare certe professioni ci vogliono certificazioni serie e anni di studio ,ma l università sempre più privata e una crisi sempre crescente a dovuto per forza di cose inventare corsi e sistemi veloci per non morire spiaccicati nel vortice di università strapiene di gente raccomandata e mantenuta e da un tessuto sociale consumato e disgregato.
      Un società formata di gente che se ha i solini studia anche senza voglia e chi è povero al massimo va a lavare scale .Il concetto è che il massaggio è un arte se vogliamo scientifica ,ma abbraccia la sfera psicologica e cognitiva ,nonché fisica di contatto. il dramma è vedere gente laureata che non sa toccare e non sa rapportarsi e gente che con un semplice corso di 2 mesi come dici tu ,fa dei massaggi da urlo.Quindi facilitare le capacità ,stabilendo pero’ un numero di ore e pratica obbligatorie è fondamentale per diventare massaggiatore.
      Se i corsi sono fatti sono per lucrare ,allora la musica cambia,credimi!!!Quando ci sono i soldi di mezzo qualsiasi studio perde credibilità

      • elena ha detto:

        Studiare è fondamentale. Essere professionali è un’altra cosa. Scuole finte o presunte tali che dicono di formare chi?
        Vicino al nostro centro abbiamo fatto chiudere chi pensava di aprire con un semplice attestato csen di presunto massaggiatore sportivo…
        Ma stiamo scherzando??

        • Francesca ha detto:

          ciao intanto dico e puntualizzo che io sono contro tutti quei corsi che dicono di darti un attestato o diploma per massaggiatore e ti insegnano le tecniche del massaggio senza darti nessuna base di anatomia umana o problemi fisici delle articolazioni o dei muscoli… (non puoi metter mano alle problematiche della gente senza saperli poi magari comprometti e peggiori le cose cosa che succede spesso) ODIO TUTTI QUESTI CORSI e sai che sono dei cialtroni gia dal fatto che per iscriverti non serve NESSUNA base…. (come è possibile?) basta che paghi e non poco…
          la mia domanda è: che cosa serve LEGALMENTE per aprire un centro massaggi? che diploma? che laurea? poi i corsi di specializzazione sono altri ok ma legalmente so che il massaggio non è riconosciuto come lavoro di per se in italia proprio perche parti o come estetista o come fisioterapista… non è possibile che uno che ha fatto n blando corso di massaggi possa esercitare e aprire partita iva solo perche sa come muovere le mani ma non ha la piu pallida idea della salute delle persone….

          • Massaggi e Lavoro ha detto:

            E’ per questo che ci vuole una regolamentazione: così si stabilisce un monte ore. Fermo restano che tantissimi operatori, fanno corsi su corsi, prendendo costantemente attestati e imparando tecniche. Un operatore olistico che svolge almeno 300-400 ore di corso teorico pratico, fa molta esperienza sul campo è assolutamente preparato per lavorare. Detto questo per aprire un centro massaggi aperto al pubblico, anche se fosse di esclusivo benessere, in molte Regioni serve la qualifica di estetica o del titolare o del direttore tecnico. Si tratta di attività commerciale iscritta nella sezione artigiani della C.C.I.A.A. e risponde in toto a tutti i requisiti locali igienico sanitari e di sicurezza sul lavoro, che ad oggi, solo chi ha la qualifica di estetista può avere. Cosa ben diversa dallo studio privato da libero professionista.

  9. patrizio ha detto:

    Salve,
    volevo capire se una palestra vorrebbe inserire un servizio massaggi con operatore benessere in regola
    esterno, ha bisogno di richiedere permessi particolari o altro.
    Grazie

  10. matteo ha detto:

    Bell’articolo. Faccio il mestiere di massaggiatore da 20 anni. ho lavorato tanto nelle palestre dove i contratti NON esistono…si e’ in regola con il classsico “recupero spese”… e poi ci si mette d’accordo con la palestra circa la percentuale da lasciare… si può guadagnare bene ma se ti serve un finanziamento o devi fare un mutuo SCORDATELO! ..il contratto non e’ un contratto vero e proprio…e’ solo un “alibi”…. e l’inps? pagatala da solo ma devi dimostrare dove prendi i soldini…. poi ho aperto un centro estetico con qualifica d’estetica… ma con le ètasse che hai fai bemne ad assumere un’estetista i cui proventi ti aiuteranno a pagare gli elevatissimi costi… oppure puoi aprire uno studio in cui offri servizi alla clientela..ma in teoria non dovresti fare massaggi su “pelle nuda”… ma chi entra in cabina con voi per verificare se il cliente e’ vestito o meno??? lo stato fa acqua in tema legislativo perche’ e’ l’Italia lo stato in questione… ser vuoi camopare devi EVADERE… se vuoi lavorare devi “nasconderti”… ma come siamo messi?????????????????? Al di la della polemica, il mio dubbio sull’articolo e’ riposto sui dati dell’aumento della richiesta circa il mercato del Benessere…. davvero… io non lo vedo… nei paesi, di certom, e’ in netto calo. Motivo: senza soldi, una famiglia, spende in massaggi??? a voi la risposta!

  11. ago ha detto:

    ormai sono anni che sono nel settore, diciamo che a grandi linee quello che scrive KArim è corretto, ma con diverse precisazioni da fare:
    -la figura del massaggiatore è ancora confusa legislativamente
    -ad oggi una delle poche leggi che “regolamenta” la professione e’ la legge 14 gennaio 2013, n.4 (G.U. 26 gennaio 2013, n. 22) , e questa dicitura va inserita sia nella fattura che farete ai clienti sia su ogni tipo di divulgazione (sito internet volantini ecc).
    -diversi responsabili di scuole olistiche spacciano questa legge come la definitiva consacrazione della professione massaggi olistici, ma e’ errato in quanto questa legge e’ ancora generica e nn specifica il settore esatto a chi e’ rivolto, quindi per non sapper ne leggere ne scrivere meglio indicarla in fattura come richiesto per evitare sanzioni.
    -evitate di farvi abbindolare da scuole che promettono corsi riconosciuti da chissa chi… sono riconosciuti solo da loro e nel caso dicano che se un giorno la legge riconosca loro adducano che hanno gia’ i requisiti, credeteci poco.
    -per arrivare al livello della svizzera dove con corsi davvero riconosciuti e’ possibile fare trattamenti olistici e addirittura il cliente , se convenzionato, puo’ anche scaricarli dalle tasse…
    -possibilmente utilizzare la parola trattamento e non massaggio in quanto questa e’ utilizzata per fisioterapisti , estetisti ecc, quindi per un operatore del benessere è piu’ corretto dire trattamento olistico, evitando quindi sconfinamenti in altre professioni anche linguisticamente.
    -per quanto riguarda la tassazione alcune precisazioni a Karim: paghi 22% inps se gia’ hai un altra forma di previdenza altrimenti arrivi al 28% circa , alla quale devi calcolare la percentuale irpef sull’imponibile che:
    5% per regimi dei minimi
    23% a salire in base al reddito se non rientri nei minimi e fa cumulo con altri redditi.
    aggiungi spese commercialista ecc e fatevi due conti,

    io ho partita iva, collaboro con hotel e altro, quindi non ho problemi di ASL e con i clienti privati a domicilio, anche qui vige confusione , tutto e il contrario di tutto, di base meglio essere assicurati, lavorare con professionalità e indicare quello che ho detto prima in fattura.

    Detto questo faccio sempre di tutto per essere in regola , sia come professionalità igiene e studio, ma quello che mi stupisce in italia e’ che mai nulla e’ sufficiente se uno cerca di stare alle regole, mentre non c’e’ nessun controllo su chi maschera questa professione con altro… vedi i veri annunci allusivi ecc che alla fine non sono altro che escort/gigolò/mainiaci che praticano pseudo massaggi tantra lingam yoni ecc….senza nessuna partita iva, iscrizione inps o altro, ma nessuno si preoccupa di controllare loro.
    Detto questo in bocca al lupo a tutti quelli che intraprenderanno questa professione, sapendo che non sara’ per nulla facile.

    • Gabriele ha detto:

      Ciao
      Ho notato che per fare esperienza e prendere dei titoli in questa professione è un casino, ho letto una miriade di scuole che proponevano dei corsi di formazione per diventare dei massaggiatori, volevo chiederti leggendo che sei nel settore da anni quale fosse il tuo iter di esperienza, quali scuole o corsi hai frequentato? Te l’ho chiedo perché non mi fido delle tante scuole che promettono di formati in un paio di mesi, spero di essere stato chiaro nella domande!!!
      Grazie in anticipo per la risposta
      Buona giornata

      • Massaggi e Lavoro ha detto:

        Massaggi & Lavoro è un team composto da varie figure, io personalmente (Francesco Saccà) sono un ex operatore olistico che dall’età di 20 anni addirittura ha deciso di intraprendere la strada dell’informazione e dai 22 anni non sono più operatore olistico anche se sono del mestiere. Io ho svolto un corso teorico pratico presso il CESID ITALIA, molto buono come corso, professori di anatomia, fisioterapisti, massaggiatori olistici etc devo dire che sono rimasto soddisfatto ed è durato 6 mesi per un totale di 80 ore circa. Però la sostanza è sempre la stessa: gli attestati sono tutti uguali davanti alla mancanza di una normativa unica a livello statale o albo

  12. karim ha detto:

    VI VEDO ALQUANTO INFORMATI MALISSIMO SULL’ARGOMENTO !
    ci sono due modi per svolgere la disciplina olistica, ( precisiamo che in questa maniera nessuno mai , potra’ denunciarti per aver abusato o sconfinato in altri campi come quelli medici ecc )
    Il primo modo è aprirsi la partita iva :
    paghi il 22 % di tasse, fatturi ogni qualvolta che esegui un lavoro ed eccoti che hai risolto ogni tipo di problema. per quanto riguarda i centri estetici invidiosi, possono denunciare chi e quante volte vogliono all’asl!
    l’asl non potra’ assolutamente aprire bocca in quanto sei totalmente in regola con l’attuale legislazioni e leggi in merito a questa disciplina. hai partita iva, dichiari di essere un libero professionista che esercita la disciplina a domicilio !
    dal momento che non hai una tua attivita’ come srl ecc ecc, ma sei semplicemente un libero professionista, puoi esercitare questa tua disciplina olistica dove e quando vuoi!
    e se hai dei clienti che richiedono il massaggio a domicilio, ogni qualvolta che eserciti un massaggio, rilasci ricevuta e un foglio con la tua partita iva, dove si dichiara e si accetta che :
    ” il cliente, MARCO ROSSI , accetta il massaggio olistico , durata 30 minuti , il giorno x , alle ore x,
    dal libero professionista ANTONIO ROSSI, per un compenso occasionale di euro 35 euro.

    IL FATTO DELL’ASL è un emerita stronzata, tu essendo libero professionista, puoi lavorare quando vuoi e dove vuoi! l’importante che paghi tutte le tasse e rilasci ogni volta la ricevuta e che non sgari mai!
    qualora ci fosse un controllo, come finto cliente, e non rilasci la ricevuta ad un operatore dell’asl, allora li si che sono cazzi……………………………………………………………
    e prendi una grossa multa per abuso esercizio.

  13. Delusa ... ma forse con ancora una speranza ha detto:

    Ciao a tutti stavo facendo delle ricerche visto che domani ho un appuntamento con i rappresentanti della EMI e volevo saperne di più sulla figura professionale e sull’attestato se è riconosciuto o meno!
    Ho sempre desiderato diventare Fisioterapista ma i Test d’ammissione sono micidiali!!! ho provato a vedere vari corsi di massaggi ma rilasciano solo attestati di frequenza!
    Questo mondo del Massaggio da me tanto agognato continua a deludermi!!!
    Sapreste dirmi se è una figura professionale riconosciuta e se è il caso di affidarsi a questa scuola ???

  14. ROBERTA ha detto:

    Buona sera a tutti,io ho fatto diversi corsi di massaggio naturalmente con relativi attestati. Lavoro come assistente in uno studio dentistico che peraltro e’ in regola presso l’uls come studio medico-ambulatorio.
    Ho proposto al mio datore di lavoro, il medico, di introdurre anche il massaggio presso lo studio dicendogli che lui potrebbe essere il mio diretto responsabile per questo. Lui sarebbe disposto a farlo pero’ vuole vedere la legge che dichiara che questa cosa si puo’ fare. IO sto impazzendo perche’ nessuno sa dirmi a chi posso rivolgermi per avere questa legge. Io abito a Mogliano Veneto in provincia di Treviso: il comune non ne sa niente,l’usl meno ancora,i centri dove ho fatto i corsi non sanno dove si possa reperire questo Scritto che il mio datore di lavoro vorrebbe vedere per sentirsi tranquillo ,dimenticavo non sanno niente neanche presso l’ordine dei medici.
    Siete in grado di aiutarmi per favore? Aspetto con ansia che mi rispondiate grazie

    • Salvatore ha detto:

      Ciao Roberta, spero che questa replica ti sia d’ aiuto. Per esercitare la professione di massaggiatrice in uno studio odontoiatrico non occorre che il tuo datore di lavoro sia il tuo diretto responsabile è molto più semplice che tu sia la responsabile di tutto ciò che fai. Questo significa che tra il tuo datore di lavoro e te ci deve essere un rapporto di lavoro tra due professionisti. Devi, dunque, per prima cosa, inquadrarti in base a ciò che dice la legge 14 gennaio 2013, n.4 (G.U. 26 gennaio 2013, n. 22) . Questa legge è molto contorta, ma, in alcuni punti molto chiara e precisa. Di seguito ti riporto il riassunto nella speranza che ti sia utile.

      “In data 10 febbraio 2013 è entrata in vigore la legge n. 4 del 2013 in materia di “Regolamentazione delle professioni non protette”, approvata in data 14 gennaio 2013 da Camera e Senato e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 22 del 26 gennaio 2013.”
      In Italia l’attività dell’operatore del benessere e/o massaggiatore antistress-bionaturale e/o delle discipline alternative ed energetiche è da oggi liberamente esercitabile e non prevede nessun tipo di diploma o certificazione abilitante specifica da parte dello stato. Attualmente non c’è nessuna legge o limitazione di alcun genere per svolgere l’attività di massaggiatore del benessere che però deve avere delle caratteristiche ben chiare e non sfociare assolutamente in ambito medico-sanitario o estetico o in attività riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi ai sensi dell’art. 2229 del codice civile.
      Attualmente in Italia non esiste una legislazione in merito all’attività di Massaggiatore, Olistico e Bioenergetico ma, pur mancandone la regolamentazione, è considerata attività legittima ai sensi della Costituzione Italiana (artt. 3, 4, 35, 41) e dal Codice Civile (artt. 2060, 2061, 2229), purché non si sconfini in campi d’azione riservati alle professioni sanitarie propriamente dette (medica, fisioterapica, infermieristica).
      Il presente testo intende presentare le più aggiornate informazioni di natura giuridica, legislativa e fiscale, circa la facoltà di operare autonomamente come Massaggiatore Professionale.

      L’Operatore specializzato in Massaggio non è un operatore sanitario, e non eroga alcuna prestazione sanitaria. Il trattamento con l’utilizzo delle Tecniche Manuali è un trattamento di riequilibrio Bioenergetico, basato su teorie e tecniche, volte al recupero ed al mantenimento del Benessere psicofisico, ed al miglioramento della Performance.
      Non è e non può essere in alcun modo terapeutico poiché l’operatore:
      – non considera, non tratta e non si pone come obiettivo la risoluzione di patologie di stretta pertinenza medico/sanitaria.
      – non considera il proprio intervento sostitutivo di quello del medico;
      – non fornisce al ricevente prescrizioni farmacologiche o terapeutiche similari;
      Tecniche Manuali
      • non è Fisioterapia
      • non è Massoterapia
      • non è Osteopatia/Chiropratica
      • non è un trattamento invasivo
      Và inoltre specificato che l’operatore che svolgerà tali attività deve essere in possesso di adeguata formazione, documentazione privacy e consenso informato, assicurazione R.C., regolare posizione fiscale e iscrizione all’ I.N.P.S.

      Adeguata formazione
      Ovviamente la formazione è un aspetto fondamentale per chi vuole esercitare questa libera professione. Senza formazione adeguata e soprattutto senza aggiornamento non si può mai essere professionisti nel settore. A parte questo aspetto molto logico e intuitivo bisogna precisare che, oltre ai corsi ben noti come: Diploma CSEN, Diploma SIAF, ecc.. ; rientrono nella formazione delle Discipline Olistiche per la salute (DOS) e/o Discipline del benessere e Bionaturali anche: lo Shiatzu, la Naturopatia, la Reflessologia Plantare, la PraNo-Pratica, la Craniosacrale, lo Yoga, il Tai Ji, il Qi Gong, il Counseling Olistico, la Kinesiologia, il Watsu, la Floripratica, il Reeberting, il Musicoterapia, l’ Ayurveda, la Bioenergetica, la Cromoterapia, la Danza Terapia, l’ Ippoterapia, l’ Iridologia, il Reconnection, il Rolfing, il Dai Shi Do.

      Documentazione privacy e consenso informato
      Ogni libero professionista ai suoi pazienti deve far firmare il modulo documentazione privacy e il consenso informativo.
      Inoltre per i trattamenti dei dati con mezzi informatici deve adottare le seguenti misure di sicurezza e i seguenti obblighi:
      Per la maggior parte si tratta di misure di buon senso come l’adozione di anti-virus, effettuazione di backup periodici, adozione di password di protezione ecc…
      Tra questi obblighi però, in molti casi, c’è anche quello di redigere un documento annuale che attesta il corretto trattamento effettuato. Il Documento Programmatico sulla sicurezza dei dati, o DPS.
      Il DPS
      Il DPS è un documento che ricorda da vicino i documenti prodotti per la certificazione di qualità, ed in effetti è proprio la certificazione del corretto comportamento dell’azienda o del professionista nel trattamento dei dati personali.
      Esistono dei veri e propri programmi che dichiarano di produrre automaticamente il DPS, in realtà questo Documento deve essere redatto e validato da un professionista del settore che unisca competenze legali a quelle informatiche. Ogni situazione è diversa dall’altra e avere un cattivo DPS in caso di un controllo può essere molto rischioso.
      A chi va inviato il DPS?
      Il DPS deve essere redatto entro il 31 Marzo di ogni anno e non deve essere inviato a nessuno, deve essere tenuto a disposizione di eventuali controlli che possono essere effettuati dal Garante della Privacy (in genere su segnalazione) o dalla Guardia di Finanza, anche in occasione di altri accertamenti.
      Le società che redigono il bilancio devono poi riportare l’avvenuta redazione del DPS nella relazione accompagnatoria al bilancio stesso

      Assicurazione R.C.
      Le garanzie assicurative sono operanti per l’esercizio delle attività di Operatore delle Discipline Olistiche, per Discipline Olistiche per la salute (DOS) e/o Discipline del benessere e Bionaturali si intendono:
      quelle discipline che operano allo scopo di sostenere, mantenere e migliorare lo stato della salute della persona, attraverso specifiche metodiche volte a stimolare e rinforzare in modo non invasivo le naturali risorse del soggetto utente.

      Tali discipline non si prefiggono la cura di specifiche patologie, non sono riconducibili alle attività di cura e riabilitazione fisica e psichica erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN), né ad alcuna delle attività connesse a: qualunque prescrizione di dieta, qualunque disciplina delle attività di estetica; qualunque attività di tatuaggio e piercing.

      A titolo esemplificativo e non limitativo vengono identificate come DOS le discipline di: Shiatzu, Naturopatia, Reflessologia Plantare, PraNo-Pratica, Craniosacrale, Yoga, Tai Ji, Qi Gong, Counseling Olistico, Kinesiologia, Watsu, Floripratica, Reeberting, Musicoterapia, Ayurveda, Bioenergetica, Cromoterapia, Danza Terapia, Ippoterapia, Iridologia, Reconnection, Rolfing, Dai Shi Do.
      L’assicurazione si intende valida in favore dell’Operatore di Discipline Olistiche regolarmente iscritto negli elenchi ufficiali dell’Associazione CO.N.A.C.R.E.I.S. – Coordinamento Nazionale Associazioni e Comunità di Ricerca Etica, Interiore e Spirituale).

      Regolamentazione fiscale
      Per essere in regola con il fisco bisogna aprire una p.iva con la codifica 96.09.09 (ovvero altri servizi n.c.a.) del quadro ‘O’ (Altri servizi pubblici, sociali e personali) secondo la classificazione delle attività economiche stabilita dal Ministero delle Finanze; in tal caso, fiscalizzando l’attività, è necessario avvalersi della consulenza di esperto in materia (commercialista, ecc.) per i necessari atti da compiere.

      Di seguito alcuni elementi importanti in merito di fisco da tenere presenti, per essere in regola con l’attuale legislazione:
      a partire dal 10 febbraio 2013, chiunque svolga una delle professioni riconducibili alla legge è tenuto ad indicare in ogni documento e nel rapporto scritto con il cliente (fattura, ricevuta, ecc.) il riferimento alla legge. L’inadempimento rientra tra le pratiche commerciali scorrette tra professionisti e consumatori e l’inosservanza è sanzionata con pene pecuniarie importanti. La dicitura da inserire nei vari documenti (ricevute, e-mail, consenso informato e materiale informativo) è:”Disciplinato ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n.4 (G.U. 26 gennaio 2013, n. 22)”
      Iscrizione all’albo
      Oltre agli aspetti sopra descritti vi è un altro aspetto da non sottovalutare: l’iscrizione all’albo.
      La legge si pone l’obiettivo di organizzare le professioni non regolamentate attraverso la costituzione di associazioni professionali (o albi). Un lavoro che, a causa dei diversi contenuti delle molte professioni, richiederà un tempo molto lungo. Le aspiranti associazioni professionali dovranno rispondere ai requisiti richiesti dalla legge per essere riconosciute come tali. L’elenco delle associazioni professionali riconosciute è pubblicato sul sito del Ministero delle Sviluppo Economico.

      – la legge in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi non obbliga l’iscrizione ad Associazioni di Categoria Professionali o a enti come la UNI. E’ una libera scelta del professionista quella di preferire un’attestazione della propria qualifica da parte di un’associazione di categoria professionale;

      – la legge permetterà al cliente di poter verificare nei siti delle associazioni di categoria se il suo professionista è “certificato” e in regola con gli aggiornamenti professionali richiesti dalla normativa europea;

      – le associazioni professionali hanno il compito di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche per agevolare la scelta e la tutela degli utenti

      – l’iscrizione ad una associazione professionale accreditata certifica che l’Operatore rispetta gli standard qualitativi e di qualificazione professionale secondo i principi ed i criteri stabiliti dall’Unione europea.

      iscrizione all’ I.N.P.S.
      Il codice attività I.N.P.S. è: Codice 26 “OPERATORE PER IL BENESSERE FISICO”
      N.B: L’ Operatore del Benessere – Operatore del Massaggio è un lavoratore autonomo, non necessita d’iscrizione C.C.I.A.A.

  15. xali ha detto:

    salve, anche la mia esperienza lavorativa nel campo del massaggo è piuttosto controversa. Aprire partita iva e legalizzare apparentemente il tutto pare non consenta guadagni soddisfacenti. Ma a quanto detto da responsabili di corsi effettuati, l escamotage sarebbe aprire una associazione culturare, questo consentirebbe di operare anche per la divulgazione per esempio di attività e discipline. Se qualcuno ne sa qualcosa aprimo un dibattito. Io per esempio il corso lo avevo intrappreso proprio presso una associazione culturale dove praticavano e insegnavano il massaggio.

  16. Anonymous ha detto:

    Sono diplomata Operatore socio sanitario specializzato (O.S.S.S.) e sto pensando di iscrivermi a un corso per diventare massaggiatrice. Con il diploma OSSS e l’attestato di massaggiatore, avrei meno difficoltà ad intraprendere questa professione?

  17. Anonymous ha detto:

    mi viene in mente che magari i reguisiti potrebbero essere la presenza di un bagno adibito ai clienti in esclusiva o con il lavandino con la leva per far scorrere l’acqua, la presenza di un estintore, di un uscita di sicurezza, che forse sono richieste nei centri estetici?? poi spesso i massaggi olistici nn si devono fare a pelle ma la persona può tenere una tuta e quindi nn comportano spese aggiuntive (tipo in certi centri ti fanno fare la doccia se vuoi dopo) e quindi i condomini nn dovrebbero fare storie…

  18. Staff ha detto:

    guadagnereste tutti e due da autonomi, come mi sembra di aver capito, quindi si, con molta probabilità deve avere la partita iva anche lui. P.S. nel nostro ebook apposito che trovi in alto a destra in questo blog, insegnamo i passi da fare per aprire la aprtita iva da massaggiatore di benessere naturale, e ti anticipo che devi assolutamente sentire asl e comune per quanto riguarda le eventuali autorizzazioni. Ma il presupposto principale, innegabile, è che non ci debbano essere direttive regionali o comunali, volte all’impedimento di massaggi di benessere a chi non sia estetista o fisioterapista. Informati mi raccomando, ok? Grazie mille

  19. Anonymous ha detto:

    Salve a tutti, io faccio la massaggiatrice in casa, in nero, ho una stanza apposita, ma vorrei mettermi in regola perchè c’è qualche inquilino che la bocca chiusa non la sa proprio tenere… mettiamo che riesca a mettermi in regola sia con il fisco che con l’ASL, posso lavorare in coppia con un altro massaggiatore? se si, l’altro massaggiatore deve avere anche lui la partita iva? grazie…

  20. Anonymous ha detto:

    Poi magari basta anche non sconfinare pubblicizzandosi come MASSAGGIATRICE ESTETICA o generalizzare sul servizio che si sta offrendo e basta specificare che si sta praticando una disciplina olistica.

    La persona che è stata denunciata dal centro estetico magari ha proprio sconfinato.

  21. Anonymous ha detto:

    Ma se le ASL continuano a darci risposte vaghe, perchè l’operatore olistico non è una figura professionale riconosciuta e pertanto non ci sono delle norme per praticare massaggio a domicilio o che lo vietino, come si fa a capire come muoversi?

    Il massaggio a domicilio lo praticano anche i massofisioterapisti, quindi non credo servano norme di igiene particolari, mi fa proprio strano.
    Usare invece casa propria, una stanza, come “studio”.. allora forse si che serve, come è giusto che sia, mettersi in regola anche dal punto di vista igienico sanitario.
    Poi magari mi sbaglio, ma facendo un sunto di tutte le informazioni (seppur vaghe e confuse) trovate finora, questa mi sembra la teoria più corretta.

  22. Staff ha detto:

    La asl deve saper dirti i passi da fare, poichè anche se la figura non è riconosciuta, se non lede alle persone può esistere. La asl ha il compito di dirti come puoi fare per essere in regola al 100% con i requisiti di igiene e di sicurezza richiesti.Se ci devono essere requisiti che poi tu per forza di cose non puoi rispettare, allora non puoi lavorare come operatore olistico nella zona di competenza territoriale dell’asl ove ti rechi e questo vale anche se ci sono normative più o meno conosciute a livello regionale e comunale, che ti vietino di esercitare come tale , se tu non sia o fisioterapista o estetista. Detto questo, le prime cose da fare prima di aprire una partita iva sono proprio di andare al comune e alla asl della propria zona.MAI APRIRE UNA PARTITA IVA COME OPERATORE OLISTICO SE NON SI FANNO QUESTI PASSI!!! Lo insegnamo nel nostro e-book:

    http://www.massaggilavoro.com

  23. elena ha detto:

    cia a tutti, io sono operatore olistico, ho aperto la p.iva e sono nel regime fiscale dei minimi. L’unico roblema per essere sicuri di essere in regola è l’ASL. Li ho contattati più volte ma non esistendo l’operatore olistico una figura riconosciuta, non ci sono delle regole ben precise sulle norme da seguire per aprire un locale che risponda ai regisiti igienico-sanitari. forse l’unica cosa è lavorare presso un centro prendendo in affitto la stanza. D’altro canto con la p.iva di “servizi alla persona” non rientrano solo massaggi, ma qualunque cosa, anche fare la spesa ai vicini, organizzare viaggi, ecc. quindi c’è parecchia confusione. Qualcuno sa chiarirmi le idee su come aprire un lcoale? Grazie, Ciao

  24. Anonymous ha detto:

    Salve, mi chiamo Loredana ed ho firmato da 2 giorni un contratto con l’Istituto EMI di Pescara per fare il corso per operatore olistico. onestamente ora sono molto titubante dopo aver letto tutte le vostre mail. Sono spaventatissima, tra l’altro il corso costa la bellezza di 3800,00 euro, quindi non è poco! Se poi le prospettive sono quelle che raccontate, forse sarebbe meglio che receda dal contratto, anche se mi dispiace molto!
    🙁

    • Staff ha detto:

      è difficile lavorare da dipendente, ma se non ci sono direttive regionali e comunali che impediscano lo svolgimento di massaggi di benessere se non si è estetista o fisioterapista, allora puoi lavorare con partita iva. Partendo da questo, non devi assolutamente sentirti disamorata, ma continuare e pensare che in qualche modo, se fai le cose fatte bene, allora puoi lavorare tranquilla e tutelare te e i tuoi clienti, fare regolari ricevuti e per essere in regola e lavorare onestamente. Se paghi così tanto come dici, allora significa che il corso è sicuramente efficace e ti permette di avere una formazione di anatomia e di pratica del massaggio, ottimale e in linea con la professionalità che dovrai avere! Un caloroso saluto!

      • Loredana ha detto:

        Ciao, pure io vorrei farlo.. mi poteste dare qualche informazione?? Avete trovato lavoro?

    • Giulio ha detto:

      Ciao, vorrei iniziare pure io il corso con l’EMI. Come ti sei trovata? Hai trovato poi lavoro?

  25. Staff ha detto:

    non esiste una normativa nazionale, quindi devi andare a verificare di persona se esiste una normativa a livello locale,quindi regionale e comunale che vieti la possibilità di aprire centri massaggi, se non si è estetisti. Grazie mille

  26. Anonymous ha detto:

    vorrei aprire un centro massaggi thai, ma qualcuno sa dirmi se serve questo benedetto diploma di estetista?

  27. Staff ha detto:

    lavorare con le offerte libere, ma in maniera continuativa non è fiscalmente legale:questo perchè anche se le offerte sono libere, hai entrate continue. E poi dipende dai casi,io credo che comunque l’offerta libera vada testimoniata con qualcosa, se no sei ufficialmente uno che lavora in nero. Ma poi, il problema ai fini pratici non esiste se tu hai le entrate che vanno a pareggiare le spese: se con le offerte libere vai a superare le spese,hai un guadagno netto e va dichiarato, non si scappa.Tuttavia non siamo in grado ancora di sapere se le offerte libere sono tassabili in maniera diversa da entrate con prezzi prefissati.Grazie

  28. Anonymous ha detto:

    ho sentito dire che se richiedi offerta libera senza dire a partire da….è fiscalmente valido se invece indichi un range entro il quale stare è a tuo rischio e pericolo becks

  29. Staff ha detto:

    è un argomento controverso quello dell’offerta libera,che va approfondito. Lo faremo con un articolo apposito casommai ok Chiara?Grazie mille

  30. Anonymous ha detto:

    buona sera!!!! mi presento, sono Chiara e sto frequentando il biennio di massoterapia… occhio, per quel che ne so io anche il “mi dia quello che si sente” non va bene perchè si parla comunque di soldi!!!! occhio a questa cosa…

  31. Staff ha detto:

    x Federica. Sull’aspetto fiscale quello che dici va bene, in effetti se qualche sconosciuto ti chiede un massaggio e poi si svelerebbe un finanziere,non credo che possa dirti qualcosa se al momento del pagamento tu possa dire lui “è a offerta libera quindi mi dia quello che vuole”. Il discorso fila, è quello applicato da tantissimi miei amici che svolgono ad esempio servizi occasionali nelle fiere,come quello di gonfiare i palloncini per bambini a offerta libera.Si può fare penso, ma questa è solo un’opinione personale,che andrebbe approfondita

  32. Anonymous ha detto:

    ASL!!! questo è sicuro!!!! come minimo ci vuole l’idoneità sanitaria dei locali come nelle palestre!!!

  33. Anonymous ha detto:

    Ho tovato questo proprio mentre mandavo il precedente commento:

    http://scuolamassaggi.it/sezione_domande_frequenti.php#3

    risposta n.3: mi sembra che alla fine tutti i problemi si riducano ad un luogo di lavoro a posto con le norme igieniche (e per questo ci si rivolge alla ASL di competenza)

  34. Anonymous ha detto:

    Salve, mi chiamo Federica. L’anno passato ho iniziato un corso per estetiste che per problemi economici ho dovuto abbandonare (gratuito ma non mi permetteva di vivere). Da lì il mio interesse per il benessere in generale e la consapevolezza di quando bene faccia fare e ricevere un massaggio. Ho acquistato un lettino e mi sono fermata: proprio per tutte le paure ed i dubbi che sono stati qui illustrati. Ora sarò provocatoria: se ci si proponesse in cambio di una “libera offerta”? A quel punto non incorreremo in sanzioni di sorta ed anche se provocheremo le invidie di operatori estetici (sulla capacità di molti obbietterei parecchio!) si ritroveranno con le mani legate. Qualcuno, forse tutti, potrà dirmi che non sia serio, che si rischia che il proprio lavoro non venga adeguatamente valutato ma così facendo, oltre a ciò già specificato, si potrà raggiungere una fetta di popolazione che solitamente è tagliata fuori (o si sente tale) per questioni economiche e si potrà anche ottenere una vasta pubblicità (ovviamente dando per scontato che sia sia dei bravi e capaci massaggiatori). Sarei felice di leggere tutte le vostre obiezioni, di qualsiasi genere: ben accette ovviamente quelle a carattere normativo. Grazie e buona attività a tutti!

  35. Staff ha detto:

    grazie e te eleonora che ti interessi molto del tema e segui questo blog. Da oggi è operativa la newsletter del blog,anche tu puoi farne parte iscrivendoti gratuitamente.Trovi il box di iscrizioni in alto a destra in questo blog. L’iscrizione è gratuita e speriamo che tu possa farne parte. Grazie ancora!!!

  36. Eleonora ha detto:

    grazie mille! mi avete alleggerito un po la testa!!!!!

    fisserò appuntamento alla ASL per cercare di capire qualcosina in più…. si spera! ….

    Vi terrò aggiornati e mi terrò aggiornata leggendo questo blog utilissimo!!!!
    grazie ancora!
    Eleonora

  37. Staff ha detto:

    Innanzitutto ti consigliamo di andare alla ASL e chiedere informazioni in merito. Tu vacci,fissa un appuntamento con qualcuno e parla parla parla ancora di questa situazione dei massaggi,chiedendo cosa possa fare un operatore/operatrice olistica che nonè un estetista e un massaggiatore.Loro probabilmente sapranno cosa risponderti. Dopodichè,su le altre cose che hai scritto, hai perfettamente ragione su gran parte dei punti e dimostri chiaramente che sei a conoscenza della grande confuzione legislativa e fiscale,che ruota intorno alla figura dell’operatore olistico. Noi adesso ci stiamo informando ancora sulla questione,perchè diversi massaggiatori, ci hanno detto (non so se sia una leggenda), di persone che hanno fatto massaggi con tanto di attestati e partita iva,con ricevute fiscali in regola,che hanno ricevute multe giganti per il semplice fatto di aver svolto massaggi a domicilio.Il motivo sarebbe legato a questioni di igiene,in quanto sembrerebbe,che effettuare massaggi a domicilio,implicherebbe la mancanza di requisiti di igiene e sicurezza. Ci stiamo informando.Concludiamo dicendo che devi insistere sula tua strada,trovando la soluzione che meglio ti faccia lavorare,ma senza incorrere in problemi con lo stato e le varie istituzione come la asl. Per ora io credo che dovresti sentire la asl e farti anche una bella chiacchierata dal vivo con qualcuno delle agenzie delle entrate. Facci sapere,grazie mille!Lo staff

  38. Eleonora ha detto:

    ho fatto dei corsi di massaggi (hawaiano e bamboo massage)

    -ho aperto la partita iva

    Gli operatori olistici e del benessere sono lavoratori autonomi, quindi

    > non è richiesta l’iscrizione alla C.C.I.A.A., nella dichiarazione di

    > inizio attività deve essere espressa l’eventuale opzione per i regimi

    > agevolati: contribuenti minimi, nuove iniziative imprenditoriali e di

    > lavoro autonomo”

    >

    > Per quanto riguarda l’ I.N.P.S. è necessaria l’iscrizione nella gestione

    > separata:

    > Codice attività 26 attività diversa: operatore per il benessere fisico.

    >

    > Codice di attività Ateco:

    > 96.09.09 Altre attività di servizi per la persona

    >

    > Tipologia di attività:

    > 79 altri trattamenti di benessere fisico

    fatto uno studio in taverna dove ricevere le persone e adesso mi stanno dicendo che io rischio di esser denunciata dai centri estetici

    “ Il problema è come sempre il contatto fisico…

    Se fai spogliare le persone e le massaggi non sei in regola per diversi

    motivi:

    1) Devi essere in un locale approvato dalla ASL

    2) Devi essere medico, estetista oppure fisioterapista

    3) Dovresti avere un’assicurazione per i rischi professionali (che difficilmente però accetteranno di farti proprio perchè non sei in regola) qualora un paziente ti volesse fare causa perchè ti ritiene responsabile di un suo peggioramento (cosa alquanto improbabile ma non impossibile)

    Tutto questo se lavori in proprio, a casa Tua, con partita IVA (quelli del corso ti hanno informata male anima dolce)…

    Se invece lavori per un centro estetico, per un centro fisioterpaico o per un centro medico il problema non si pone perchè saresti in regola, dato che saranno gli stessi centri dove tu lavori ad avere ogni responsabilità e loro

    sono assicurati.

    Ma supponiamo pure che lavori in casa e che tutti i tuoi pazienti sono sempre soddisfatti.

    Parlano bene di te.

    Lo viene a sapere un centro estetico e ti ritiene una pericolosa concorrente.

    Ti denuncia presso la ASL di competenza.

    Tu vai nelle grane… e la partita IVA con tutte le fatture emesse sono la prova del fatto che hai fatto esercizio abusivo di massaggiatrice senza averne le credenziali…

    Se fai una cosa “tra amici”… in casa… sei meno reperibile… puoi sempre

    dire che se un’amica decide di farsi fare un massaggio da te sono problemi vostri e nessuno ve lo può impedire… se invece acquisisci i canoni della profesione con tanto di partita IVA… sei segnata… nel mirino della ASL… e delle invidie della concorrenza…

    Mi spiace infinitamente darti tutte queste brutte notizie ma credimi…

    conosco bene le invidie e le gelosie che si muovono in questo settore (un’allieva gayatri di tanti anni fa che ha un centro estetico a Monza ogni volta che scopriva che una massaggiatrice non era in regola la denunciava) …

    La ASL poi sa cosa fa?

    Ti manda una donna che sembra essere una paziente normale…

    Si fa fare il massaggio…

    Paga…

    Ti chiede la fattura…

    Poi ti fa il verbale rivelando la sua vera identità…

    Quindi… finchè non dai fastidio a nessuno… no problem… se incominci a lavorare bene e fai nascere invidie concorrenziali… ti mettono nei guai….”

    COSA MI CONSIGLIATE DI FARE? QUALCHE PERSONA DA CONTATTARE PERCHE’ SONO IN CONFUSIONE TOTALE!!!! Non so più chi ascoltare e cosa fare e soprattutto come andare avanti visto che questo è il progetto per il mio futuro!!!

    GRAZIEEEEEEEEEE

  39. Staff ha detto:

    probabilmente si, devi avere dei requisiti precisi riguardanti l’igiene, anche se non so dirti le autorizzazioni precise.Grazie

  40. Anonymous ha detto:

    salve volevo sapere una cosa…
    Io sono un massaggiatore, apro una partita iva e pago le tasse che devo pagare e fino a qui ok!
    La mia domanda è:
    -posso fare i miei massaggi da casa?
    O meglio ho una stanz apposita…
    Questa stanza in cui faccio i massaggi deve rientrare in canono specifici rilsciati dall ufficio di igiene? o è sufficiente una pulizia accurata?
    Grazie

  41. Staff ha detto:

    ci sono tante scuole,una delle migliori e’ questa:
    http://www.scuolamassaggio.it/.

    Qui oltre ad una seria preparazione dal punto di vista pratico-teorico del massaggio e ella anatomia umana,avrai la possibilita’ di apprendere tutto,sottolineo tutto dal punto di vista fiscale,che e’ importante per un operatore olistico. Certo, i corsi non te li regalano,ma la preparazione e’ ottima.Grazie

  42. Anonymous ha detto:

    mi piacerebbe molto sapere quali sono le scuole in Italia le quali diano una preparazione completa del massaggiatore olistico. Ad esempio la scuola AMo Accademia di Massaggi Olistici di Arezzo ci sono altre scuole similari in Italia e quali. Io sono del Friuli Venezia Giulia ma non mi risulta niente di simile. Vorrei delle informazioni. grazie

    • Antonio ha detto:

      Nel Friuli Venezia Giulia esiste la Scuola DIABASI . E’ presente in tutta Italia ed è una Scuola ottima. Quest’anno erano gli unici accreditati come massaggiatori a Sanremo 2015

  43. Staff ha detto:

    Questo commento è stato eliminato dall’autore.

  44. Anonymous ha detto:

    salve,sono Giorgia e sto aprendomi la p.i. da massaggiatrice.Le spese che avro’ non sono alte in quanto abbiamo la fortuna di essere nel regime minimo.Informatevi dal vs commercialista e vi dira’ sicuramente che non supereranno i 4.000,00 annuali tra la sua parcella,i contributi inps e la camera di commercio.Io sto partendo ora e lavorero’ in un appartamentino mio e a domicilio.Sono certa di farcela anche perche’ ci credo tanto e amo cio’ che faccio.Per l’assicurazione mi appoggio all’associazione della mia scuola di Cuneo:MENTE CORPO E SPIRITO,dove chiunque puo’iscriversi come socio e usufruirne,dopo essere messo in un apposito elenco su internet.
    ciao
    GIORGIA

    • Anonymous ha detto:

      Ciao Giorgia , mi farebbe piacere saperne di piu in riguardo alla copertura assicurativa.

      mia e-mail; [email protected]
      grazie tante in anticipo.-interessante sito questo-

      Giampaolo – Naturopata
      333.3559145

  45. Francesco S. ha detto:

    questo che dici vale per tutte le attività svolte da libero professionista, anche perchè c’è la questione della gestione separata inps che è molto pressante!!! Di quello che si dichiara circa il 23% se lo prende lo stato purtroppo! Si deve avere un bel giro di clienti e lavorare molto sul marketing per cercarne sempre in continuazione. Grazie del commento Paola

  46. Paola ha detto:

    Io sono d’accordo sul fatto di aprire la partita iva.Anche io sto x terminare un corso e sono già qui che cerco come e cosa fare pero il punto è un altro.A me hanno detto che per aprire una partita iva uno deve avere minimo un giro di affari di 20000 euro altrimenti ci perde e basta.scusate ma..chi cavolo ha come massaggitaore questo giro di affari?vi pare?grazie per le vs risposte e per il vs aiuto

  1. 27 Aprile 2015

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