L’IMPORTANZA DELL’ANATOMIA NEL MASSAGGIO OLISTICO

Essere un bravo operatore olistico, vuol dire non solo padroneggiare le varie tecniche di massaggio, ma anche avere una buona conoscenza dell’anatomia umana, al fine di comprendere come intervenire e cosa succede al corpo durante la manipolazione.

Pertanto, imparare ad interpretare il corpo prima di intervenire con un massaggio, vale a dire anche avere la sicurezza di non creare disagi o, peggio, danni al ricevente. L’anatomia dunque, diventa il linguaggio che permette all’operatore, non solo di essere un efficiente professionista del benessere, ma anche un consulente serio ed affidabile.

 

I clienti, infatti, non si aspettano di ricevere solo un semplice massaggio, bensì desiderano essere rassicurati dalla preparazione approfondita di chi li tratta. Dunque le risposte che darete alle loro domande, faranno parte del vostro successo, in cui verranno evidenziate doti di personalità, sicurezza e professionalità.

 

Cosa comporta, perciò, la stimolazione manuale sui muscoli?

 

Il muscolo è l’organo responsabile del movimento, e conferisce motilità allo scheletro, o a piccole strutture anatomiche, anche se l’importanza dei muscoli è volta non solo alla locomozione in sé, ma anche alla funzionalità vitale di determinati apparati organici (come il cuore, i polmoni etc.).

Ogni muscolo è formato da fascicoli, ed ogni fascicolo da fasci. Il fascio è l’ultimo elemento che è possibile ispezionare ad occhio nudo: si tratta in pratica della forma del muscolo, quella che puoi vedere nel movimento di, ad esempio, un arto.

I fasci sono formati da filamenti di circa un millimetro di diametro, separati gli uni dagli altri.

Durante il massaggio, l’azione delle mani va a stimolare i fasci muscolari, distaccandoli gli uni dagli altri, sollevandoli dagli strati più profondi, ed ottenendo così un effetto di risveglio del muscolo stesso. Mediante manovre mirate, come il “pizzicamento”, inoltre, si interviene sulla riossigenazione cellulare, attivando la circolazione locale del fascio muscolare, che, così facendo, acquista tono e rinnovato vigore.

La manipolazione del muscolo ha, dunque, la funzione di rimescolare” il tessuto ed i liquidi interstiziali, di opporsi alle stasi sanguigne e linfatiche, ed infine, di spezzare le sottili aderenze membranose e fibrose che sono causate da, ad esempio, una eccessiva vita sedentaria.

Naturalmente, i benefici apportati sono tantissimi, e variano in base al tipo di tecnica adottata:

Nel massaggio decongestionante, per esempio, l’azione delicata delle mani va a smuovere tutti i liquidi di ristagno accumulati nel muscolo, a causa di un’intensa attività, e questo permette di convogliare le tossine ai reni, al fegato ed al cuore, per essere smaltite, al fine di depurare l’intero organismo.

In quello stimolante, invece, le manovre sono mirate al fine di tonificare i muscoli ed il tessuto tendineo, sollecitandoli con la manipolazione.

A questo proposito, è indispensabile una corretta preparazione da parte dell’operatore di benessere, al fine di conoscere il corpo e capire, quindi, come e dove intervenire, in base alle differenti esigenze dei propri clienti.

E’ doveroso, però ricordare che il massaggiatore non è un medico, né un fisioterapista, dunque è bene evitare di lavorare su soggetti con gravi problemi fisici o con infiammazioni articolari (artriti etc.), lasciando invece il posto a chi di competenza.

Per saperne di più, informiamo che, a breve, uscirà sul nostro portale un interessante e-book diviso in due volumi : “L’arte del massaggio”, in cui sono affrontate, nel dettaglio, alcune tra le più comuni tecniche di manipolazione corporea corredate da approfonditi spunti di anatomia umana, utilissimo per chi volesse arricchire il proprio bagaglio culturale in tema di massaggi di benessere.

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