MASSAGGIATORE AUTONOMO OCCASIONALE: IL LIMITE PASSA DA 5000 € A 7000 € ?

Hai intenzione di lavorare presso strutture? Vuoi seriamente lavorare con i massaggi ma ti spaventa aprire la partita iva? Ti piacerebbe lavorare come operatore di massaggi autonomo occasionale?

Bene, allora questo è l’articolo giusto per te.

Devi sapere che con il JOBS ACT stanno cambiando molte cose nel mondo del lavoro e dei contratti. Se vuoi lavorare come massaggiatore occasionale, presso strutture probabilmente (perchè a domicilio ancora c’è qualche problema in effetti a lavorare per essere in linea con le vigenti normative che ancora non chiariscono questo), allora sappi che da Giugno 2015, il limite di compensi percepiti proprio lavorando con questa modalità, potrebbe passare da 5000 € a 7000 €.

Quindi la somma dei vari redditi che si totalizzano presso più strutture è di 7000 € nell’arco di un anno solare. Oltre ovviamente esisteranno i presupposti per aprire la partita iva.

Nel Jobs Act è specificato anche il limite reddituale che si può ottenere con un solo committente nell’arco di un anno solare: 2000 €

Quindi non pensare che il limite di 7000lordi € valga per un solo committente, ma se lavori per più strutture (centri benessere, spa, palestre, centri estetici, centri massaggi etc.). Se lavori per 1 solo per un solo anno solare allora non potrai superare i 2000 €. Oltre questa soglia, esistono i presupposti per essere assunto a tempo determinato, inedetrimanto o part-time

Rimane invariato l’utilizzo dei buoni lavoro ( o voucher) che possono quindi essere utilizzati dai titolari di partita iva, per pagare i massaggiatori autonomi occasionali.

E rimane invariato anche il limite temporale di 30 giorni che ripetiamo, è il numero di giorni massimo che si deve totalizzare nell’arco di un anno solare, presso ogni struttura di lavoro.

NOTA BENE: ancora non c’è nulla di ufficiale e bisognerà attendere Giugno per eventuali conferme. Anche perchè c’è ancora da capire se questo limite, in effetti, possa essere applicato a tutte le categorie o solo ad alcune (colf e badanti per esempio). Quindi ti faremo sapere.

Ci teniamo che commenti l’articolo!!! Grazie

Massaggi & Lavoro

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17 risposte

  1. francesca ha detto:

    Salve vorrei un’aggiornamento sulla questione del lavoro occasionale e sul relativo limite per ogni committente e sul totale. Vorrei andare per hotel e propormi con questa formula ma vorrei saper spiegare alla struttura cosa comporta per loro e per me. mi puoi aiutare? grazie mille

  2. patrizia ha detto:

    Buon giorno grazie delle informazioni ,sono molto utili vorrei anch’io avviarmi con i massaggi e questa opportunità mi sembra molto buona ,vorrei farvi qualche domanda nel senso che al cliente devo comunque rilasciare una ricevuta occasionale?e possa lavorare da casa rilasciando la ricevutq occasionale se si può rilasciare?grazie buona giornata.

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      attualmente sembra che l’unica maniera legale per lavorare con la ricevuta occasionale, quindi come massaggiatrice autonoma occasionale, sia quella di lavorare nelle strutture esistenti e che quindi abbiano i vari permessi igienico.sanitari e di sicurezza sul lavoro. A casa per forza aprendo partita iva. Grazie Patrizia

      • moni70 ha detto:

        Buona sera e grazie perché cercate di far luce su queste cose.
        vorrei delle delucidazioni in relazione al fatto di non poter emettere la ricevuta come lavoratore occasionale ma solo con p.iva se lavoro da casa.
        Premetto che sono già dipendente part time a tempo indet in una ditta e che x tanta passione ho intrapreso il lavoro di massaggiatore olistico. Ho degli spazi adibiti solo al massaggio (separati dall’abitazione, entrata indipendente, bagno con doccia dedicato solo al cliente, riscaldamento e areazione naturale) Non riesco a capire perché sarei in regola con la sicurezza e l’igiene solo con p.iva. Ho una regolare assicurazione RC stipulata con l’iscrizione all’APODiB e, per i massaggi olistici, non ci sono regolamentazioni in relazione all’adeguatezza dei locali (facciamo parte di quella categoria che rientra nella L4/2013 )…sinceramente pensavo di essere in regola, ma sicuramente è cambiato qualcosa e vorrei aggiornarmi perché voglio fare le cose per bene
        L’apertura della p.iva la volevo evitare perché non arrivo nemmeno ai 5000 , figurarsi ai 7000 …
        grazie per l’attenzione
        buona serata a tutti

        • Massaggi e Lavoro ha detto:

          predisporre una stanza per effettuare massaggi, presuppone l’avvio di una attività. Sembrano esserci i presupposti per aprire la partita iva soprattutto perchè un’attività del genere ricade sotto la categoria: “studio privato di massaggi”. Hai mai sentito di uno studio di fisioterapia che apre e dentro il lavoratore autonomo è senza partita iva? Non crediamo proprio sia possibile, anche perchè il rispetto di determinati requisiti, implica l’apertura di un’attività, non si scappa. La usl non può dare l’ok ad un lavoratore occasionale per effettuare massaggi, da l’ok in simbiosi con il comune, quindi entra il discorso di una eventuale SCIA (dichiarazione di inizio attività). Fare il contrario è come aprire un bar senza partita iva, o qualsiasi negozio. Anche se ci sono differenze fra un’attività commerciale e uno studio privato, è così fondamentalmente. Solo lavorando presso strutture esistenti puoi essere una massaggiatrice occasionale, e quindi lavorare autonomamente per più strutture contemporaneamente, senza per forza avere partita iva

          • Moni70 ha detto:

            Grazie per la risposta
            Saluti

          • Moni70 ha detto:

            Buona sera e ben trovati nuovamente.
            Come da vostri consigli, per avere informazioni dettagliate sulle regolamentazioni del mio commune, mi sono recata in comune e alla camera di commercio. Bene Comune e camera di commercio mi hanno detto che l’operatore olistico è un artigiano, perchè non ci sono qualifiche riconosciute, non lavora di concetto , non c’è un albo e nulla lo regolamenta se non (forse )la solita L4 2013. Per I locali non ci sono quindi limitazioni. Che fare? Hanno torto?
            Mi date riferimenti precisi su dove posso trovare per iscritto che non è vero? così almeno torno là con dei riferimenti precisi (e non mi hanno detto oppure ho letto)
            Grazie tante

          • Massaggi e Lavoro ha detto:

            ogni comune fa come vuole, quando si tratta di professioni non regolamentate. Ci può stare quello che ti hanno detto però probabilmente se dicono che sei artigiano vuol dire che si appoggiano alla regolamentazione dell’estetista (legge regionale del 1990). Tuttavia la stragrande maggioranza delle partite iva nel camp odei massaggi sono liberi professionisti non artigiani se aprono uno studio provato o vanno a lavorare in strutture in maniera autonoma. Ma se aprono un vero e proprio centro massaggi di benessere, no estetica e aperto al pubblico, allora sicuramente sono artigiani, ma può andare bene anche l’inquadramento commercianti. E’ bene precisare che un artigiano a livello inps ha più o meno gli stessi obblighi del commerciante, però ha l’obbligo dell’Inail.

  3. emanuela ha detto:

    Sempre molto interessante. Grazie

  4. monia ha detto:

    Grazie mille per il vostro lavoro.!! Sarebbe bello conoscere anche le fonti ufficiali di questa notizia.

  5. ELIsa ha detto:

    Voglio ringraziarvi, le info sono di estrema importanza e utilita’

  6. agostino ha detto:

    grazie di tutte queste notizie molto utili siete veramente dei professionisti siete un ottimo punto di riferimento in mezzo a tanto caos

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      Grazie a te Agostino che credi in noi! Vogliamo aiutare tutti gli operatori a realizzare il proprio sogno di lavorare con i massaggi e in totale serenità, conoscendo le normative e sapendo come muoversi senza sbagliare 🙂

  1. 2 Febbraio 2016

    […] come saprai, un massaggiatore occasionale, prima, poteva lavorare per più di un committente, percependo massimo 2020 € da ciascun […]

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