OPERATORI OLISTICI PROFESSIONISTI E GESTIONE SEPARATA: E’ VERAMENTE OBBLIGATORIO VERSARE L’ACCONTO ?

Se ci segui da un po’, avrai capito grazie alla nostra newsletter e ai nostri articoli, che una delle cose principali da conoscere è la gestione separata INPS. Soprattutto se vuoi lavorare da operatore olistico in tecniche del massaggio di esclusivo benessere con partita iva.

Se apri la tua partita iva, da libero professionista, allora dovrai iscriverti alla gestione separata INPS e dopo la prima dichiarazione dei redditi, lo abbiamo spiegato più volte, andrai a versare a Luglio la quota che viene fuori dal calcolo dell’importo. Si tratta del 27,72% del fatturato nel caso di un regime forfettario (regime agevolato 2016).

Ma una cosa che abbiamo svelato, e che molti omettono, è questa di seguito:

NORMALMENTE NON PAGHI SUBITO SOLAMENTE LA QUOTA DI INPS RELATIVA AL TUO PRIMO ANNO DI ATTIVITA’, PROPRIO A LUGLIO. MA DEVI VERSARE ANCHE UN ACCONTO DEL 40%. SPIEGHIAMO MEGLIO CON UN ESEMPIO.

Apri la partita iva a Febbraio 2016. A Luglio 2016, avendo aperto da poco, non effettui la dichiarazione dei redditi, ovvero la compilazione del Modello Unico. Svolgi regolarmente il tuo primo anno di attività e poi successivamente, a Luglio del 2017 (entro il 20 solitamente) fai la tua prima compilazione grazie al tuo commercialista di fiducia. Poniamo il caso che il calcolo dell’importo INPS ti viene 4500 €: questo è l’importo da versare relativo all’anno di attività 2016.

Bene! Normalmente lo Stato ti dice: “oltre a questo, devi versare subito in aggiunta il 40% come acconto per il 2017,secondo anno di attività”. E quindi oltre ai 4500  € ti ritrovi anche 1800 € in più.

Entro il 16 Novembre, dovrai inoltre versare il secondo acconto: altri 1800 €.

QUESTO ARGOMENTO, LO SPIEGHIAMO MOLTO DETTAGLIATAMENTE NEL NOSTRO CORSO UNICO IN ITALIA:

Quando svolgerai la seconda dichiarazione dei redditi avrai già versato 3600 € di inps e si procederà al calcolo per capire se devi poi versare un’ulteriore differenza.

Tutto questo, perché il sistema fiscale italiano è basato sul concetto di FATTURATO PREVISIONALE. PRIMA DELLA SECONDA DICHIARAZIONE DEI REDDITI, LO STATO TI OBBLIGA A PAGARE L’INPS ANCOR PRIMA CHE DICHIARI IL TUO REDDITO DATO DAL SECONDO ANNO DI ATTIVITA’. E SI PROCEDE COSI’ ANCHE NEGLI ANNI SUCCESSIVI.

MA HAI VERAMENTE L’OBBLIGO DI ADERIRE AL SISTEMA “SALDI E ACCONTI”?

E’ bene che tu sappia una cosa molto ma molto importante:

Come lo Stato fa previsioni sul tuo reddito, generando la situazione che hai potuto leggere, anche tu hai il diritto di farlo. Quindi anche tu hai la facoltà di non versare acconti se pensi che il reddito successivo al primo anno, possa essere inferiore al precedente.

D’altronde perché versare per forza un acconto dell’80% su quanto pagato per l’anno precedente, se poi lo Stato dovrà rimborsarteli, ponendo proprio come caso una previsione di fatturato minore di quello precedente? Sono soldi che perdi oggi per riaverli domani e quindi hai la facoltà di applicare questo principio!

Quindi non hai assolutamente l’obbligo di versare acconti, se le tue previsioni sono di fatturare meno dell’anno precedente. E potrai così procedere direttamente al saldo, quindi al pagamento del 100% non appena conoscerai l’importo dato dalla compilazione del Modello Unico.

Riferimenti normativi:

-Circolare N. 27 Del 05 Febbraio 2015 

-Circolare N. 120 Del 12 Giugno 2015

-Circolare n.58 Del 11 Marzo 2015

Grazie per la lettura

Massaggi & Lavoro

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3 risposte

  1. Chiara Comani ha detto:

    Buongiorno! Ma in caso si scegliesse di non versare l’acconto ma solo la cifra effettiva alla fine del secondo anno (fiscale) di lavoro, non si incorre in more per il mancato versamento? Grazie, Chiara

    • Massaggi e Lavoro ha detto:

      Se lo fai e viene fuori che il fatturato è minore dell’anno precedente allora non paghi mora, se è superiore allora paghi una mora che comunque non è altissima. Rivolgiti ad un commercialista chiedendo quanto si paga su vari esempi di tassazione. Grazie

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